Le Collezioni Pubbliche ( III parte )
Tra le curiosità, i "pastori deformi" del legato Carrara, il presepe Sartorius in un plastico di sughero, e il minuscolo presepe in stucco dipinto racchiuso in un guscio d'uovo.
 107) Ignoto napoletano sec. XVIII, Orientale suonatore, Caserta, Reggia |
Dal dicembre 1988, in una struttura architettonica che allude ai padiglioni delle feste reali, è tornato a rivivere l'unico dei presepi di casa Borbone giunto fino a noi in un nucleo consistente e per di più conservato nel suo sito originario: la Reggia di Caserta.
 108) Salvatore Fergola, Scena del presepe reale del 1844, Caserta, Reggia |
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Nella totale mancanza di scenografie presepiali antiche, sono stati quattro dipinti di Salvatore Fergola -memori dell'edizione più spettacolare dei presepi costruiti in quella Reggia, quella del 1844- a costituire un punto di riferimento ideale per il nuovo allestimento che ha dovuto confrontarsi con un materiale innazintutto saccheggiato dal noto furto del 1985, il più delle volte in cattivo stato di conservazione, ed inoltre non sempre omogeneo dal punto di vista qualitativo, considerazione, questa, a prima vista sorprendente dato che si tratta di una collezione reale, ma è noto che accanto ai personaggi di primo piano, pastori ed animali, convivevano i cosiddetti "pastori per lontano", da collocare lungo le pendici dei monti, negli anfratti rocciosi, all'interno delle case e delle botteghe.
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