PERSONAGGI E SCENE DEL '700
Il Guercio


Sk_53: Il Guercio, Napoli, Museo di San Martino, collezione Cuciniello.
Foto di Ugo Pons Salabelle

Il Guercio, è il noto esemplare assegnato alla produzione del grande seguace di Sanmartino, il Franco (o di Franco), che sperimentò tutte le possibilità espressive del piccolo formato, del quale sussistono diverse testine firmate.
Pur mostrando una propensione per l'indagine delle varie realtà fisiognomiche del mondo orientale, l'artista si lasciò tentare dall'analisi del mondo degli umili, dei diseredati, dei miserabili, dei deformi sulla scia del percorso tracciato dal suo grande predecessore.
Essi costituivano una componente non secondaria dell'attrattiva spettacolare dei complessi presepiali del secondo Settecento, nei quali non era raro trovare figure, "caricate" di pezzenti, deformi o pastori con grandi anomalie fisiche, in cui la decadenza del corpo, o la crudeltà della natura costituivano un pretesto come un altro per un diffuso bisogno di evasione da parte delle classi agiate per conto delle quali anche il disagio fisico e psicologico veniva messo in scena.
Al di là di un compiacimento veristico ai limiti del morboso che si risolveva in un'esercitazione virtuosistica fine a se stessa, esistono delle figurine come questa presentata dove l'acuta indagine caratteriale non diventa una 'caricatura' ma conserva piena dignità scultorea e si riallaccia alla grande scuola del naturalismo seicentesco di illustre ascendenza, in primo luogo riberesca, mai sopito, evidentemente, nel fare di autori come il Sanmartino o il Franco più attenti a mediare attraverso un rigoroso controllo formale l'osservazione del reale con lo studio delle fonti iconografiche più consone al loro sentire.


Questa scheda, come le altre qui pubblicate, costituirono un supplemento de "IL MATTINO" da ottobre a dicembre 1994.
In collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici di Napoli.
A cura di Angela Catello.
Foto: l'autore è indicato nella didascalia