PERSONAGGI E SCENE DEL '700
Scena dei due Re


Sk_17: Scena dei due Re, Napoli, Collezione Privata.
Foto di Luciano Romano
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Nel presepe napoletano le varie sequenze del più incredibile dei quadri narrativi, per la ricostruzione a mezza via tra realtà e immaginazione, quello dei Re Magi, sono codificate da regole non scritte di incerta origine.
Desunte dagli allestimenti d'epoca esse vengono riportate con poche varianti fino alla concezione ottocentesca del presepe che poi è giunta fino ai nostri giorni, secondo la quale i gruppi, di dimensioni decisamente ridotte, hanno una scenografia stabile e costituiscono elementi di arredo permanente della casa.
Ben diversamente, quindi, dai grandi presepi settecenteschi tra i quali uno dei più noti, appartenente alla famiglia Rugggíero, aveva "i magi con costosissimo e bizzarro seguito di uomini e di cavalli e di cameli, e la ricchezza e proprietà degli abiti. Questo presepe si è continuato a edificare ogni anno cangíandosene sempre il piano ed il pensiero" (T. NAPOLI-SIGNORELLI, Vicende della cultura nelle Due Sicilie ", VII, Napoli 1811).

Così il Re Vecchio e quello giovane aprono il loro sfarzoso seguito montando rispettivamente un cavallo che procede al passo e uno al trotto; in questa scena sono raffigurati in un momento di sosta, con due servitori che li trattengono entrambi per le briglie.
I loro costumi preziosi sono alla turca e scintillano per i ricami in filo d'oro e le frange che guarniscono i mantelli realizzati in seta, secondo le fonti a ricordo del lungo manto da parata con strascico arrotondato indossato dai Cavalieri dell'Ordine di San Gennaro.



Questa scheda, come le altre qui pubblicate, costituirono un supplemento de "IL MATTINO" da ottobre a dicembre 1994.
In collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici di Napoli.
A cura di Angela Catello.
Foto: l'autore è indicato nella didascalia