Presentazione  ( II parte )

E non vi è dubbio che ancora oggi la tradizione artistica del Presepe sia tra le più care ai napoletani, ricca com'è di implicazioni culturali e di costume, ma anche sentimentali che attingono alla storia personale di ognuno, al di là dell'occasione celebrativa annuale, così che appare davvero che ci sia una familiarità tra la gente ed il presepe dovuta anche, in parte, al lessico presepiale che è parte della nostra lingua, ormai, e che è stato ampiamente reso noto da altre forme di espressione artistica, più o meno popolari, e in primo luogo dal teatro.


4) Giuseppe Sanmartino (attr.), Re moro, Napoli, collezione privata

La letteratura artistica sul presepe è piuttosto ampia, e negli ultimi decenni si è arricchita di contributi che hanno gettato le basi per uno studio condotto con metodo scientifico e rigore filologico sottraendo il mondo presepiale a quel limbo tra artigianato e folclore in cui lo avevano confinato tante pagine di letteratura aneddotica e di costume, per individuarne i nessi con le arti maggiori, con il teatro in primo luogo, e con il gusto e la sensibilità culturale di chi allestiva in proprio o si faceva montare un presepe da un regista specializzato.


5) Ignoto napoletano sec. XVIII, Georgiana, Napoli, collezione privata

Ma certo queste pubblicazioni, più o meno recenti, parlano del gruppo ristretto degli studiosi e degli specialisti del settore: l'approccio con testi più divulgativi, ma di seria impostazione è penalizzato dalla diffusione non adeguata di questi ultimi, per cui, alla fine, la maggior circolazione di notizie sul presepe è affidata ancora alle posizioni critiche superate ed alla dipendenza totale dalle fonti da parte degli estimatori e dei dilettanti appassionati di oggi, con un bagaglio di conoscenze più legato, semmai, alla storia delle tradizioni locali.


6) AA.VV., Presepe Cuciniello, Napoli, Museo di San Martino



1 pagina 3 pagina