I Costumi  ( II parte )

L'esplosione del fenomeno presepiale si data a partire dalla seconda metà del Settecento, ma si nota un gusto alquanto attardato nell'abbigliamento di carattere più "cittadino", non prevedibile in una capitale sempre pronta ad accogliere gli stimoli e le novità della moda francese, anche se poi le nuove tendenze vengono rielaborate in uno stile più semplificato, che rifiuta le ostentazioni e le stravaganze.


84) Ignoto napoletano fine sec. XVIII-inizi sec XIX, Georgiana,
Napoli, collezione privata

E' un discorso che va affrontato con prudenza, tuttavia, perché riguarda soltanto gli esemplari di prima vestitura, in quanto quella genericità diffusa nel campo dell'abbigliamento che si nota sul presepe -tranne che non ci sia l'intento di rappresentare il carattere inconfondibile di un determinato luogo di provenienza o di un mestiere specifico- è da imputarsi alle rivestiture successive.


85) Real Fabbrica Ferdinandea, dal I° Servizio delle Vestiture del Regno, Coppia di Piatti,
Napoli, collezione privata

Se comunque il costume maschile del borghese si evolve con un certo ritardo rispetto alla moda reale in cui la giamberga si assottiglia nella linea e diventa una vera e propria marsina con i paramani che tendono a scomparire del tutto, nell'abito femminile il cambiamento della moda è anche più impercettibile, dato che non si ritrovano le linee morbide e scivolate e le stoffe leggere e inconsistenti di fine secolo.


86) Manifattura Poulard Prad, Plateau, Napoli, collezione privata



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