La Costruzione del Pastore  ( I parte )

Emblematica della nuova concezione del presepe nella sua stagione più felice sarà la mutata struttura del pastore, diventato a tutti gli effetti un personaggio da plasmare secondo le direttive del "regista", in base al ruolo in cui dovrà figurare.


26) Ignoto napoletano, seconda metà sec. XVIII,
Un pastore, Napoli, Museo di San Martino

A quest'esigenza di carattere teatrale si presta il nuovo manichino, di dimensioni ridotte rispetto agli esemplari che avevano animato i presepi precedenti.
Viene scelta la "misura terzina" (35-40 cm) adatta a sfruttare tutte le possibilità di movimento della figurina che ora si può articolare libera e sciolta nello spazio circostante, sottolineando con gli atteggiamenti più naturali la marcata espressività dei volti e le caratteristiche dell'abbigliamento.

Il corpo del pastore è infatti in stoppa (cascami di canapa) ed un'anima interna di fil di ferro ne assicura l'articolazione; gli arti restano in legno.


27) Radiografia di un pastore settecentesco,
Napoli, collezione privata



29) Ignoto Napoletano seconda metà sec. XVIII,
Giovane Rustico, Napoli. Collezione Privata



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