Pierro Editore, Napoli
Le tradizioni di Natale e il presepe, 1996

Il Presepe
nelle descrizioni di autori italiani

A. Perrone:
Cenni storici sul Presepe (1896)


II - Presepi in marmo a Napoli


Il Presepe nel secolo XVIII raggiunse il suo apogeo, e possiamo dirlo con entusiasmo, in Napoli.
Prima dell'epoca cennata molte raffigurazioni della nascita di Gesù si hanno. Dicemmo innanzi, come il primo che rappresentò in rilievo la tenera scena, fu S. Francesco d'Assisi verso il 1220.
Quasi della medesima epoca, è il Presepe che si trova scolpito nel Sarcofago del Contestabile Aldomaresco in S. Lorenzo. Per ordine di data è l'altro che si faceva, per volere di S. Gaetano Tiene nella Chiesa di S. Maria della Stalletta presso gl'Incurabili.

Ricordiamo pure la rappresentazione del Presepe scolpito in marmo sul Sepolcro del Cardinale Arcivescovo Errico Minutolo, morto a Bologna nel 1412: sepolcro posto nella Cappella dei signori Capece-Minutolo de' Principi di Canosa, situato sul lato destro della crociera del nostro Duomo.

Superiore a' Presepi su nominati è quello che trovasi nella Cappella del SS. Crocifisso in S. Domenico Maggiore, e propriamente nella prima a destra dell'altare maggiore, di patronato della famiglia Carafa d'Andria e Conti di Ruvo.
Ivi vedesi una capanna, che il Perrotta dice formata colle pietre tratte dall'antro di Betlemme.
Le statue sono scolpite a grandezza naturale e quasi per intero dorate, secondo lo stile Bizantino.
Di opere simili si serbano avanzi nella Chiesa di S. Chiara, in una cella terranea del maggior Chiostro, e nella Chiesa di S. Giovanni a Carbonara nella Cappella de' Caraccioli Marchesi del Vico. Anche nella Chiesa di S. Maria del Parto a Mergellina, ove esiste la tomba di Sannazzaro, è stato testé scoperto dalla Commissione della Conservazione de' Monumenti, un altro Presepe.

Dagli scrittori di cose patrie apprendiamo inoltre che al sorgere dell'arte nuova in Italia e durante il secolo decimosesto, non mancarono presso noi opere di questo genere, condotte con più corretto disegno e con forme più nobili, ed espressive.
Due se ne veggono nella seconda e quarta Cappella, tra quelle a destra nella Chiesa di S. Maria la Nova.
Uno fu scolpito in marmo da Girolamo Santacroce morto giovane nel 1532, l'altro fu intagliato in legno da Agnolo Aniello Fiore che fioriva in Napoli nel 1465.

Un allievo insigne di questo rinomato artista, Giovanni da Nola, nella sua età giovanile, costruì quel Presepe che si vede in fondo della Chiesa di S. Giuseppe Maggiore, al di sopra del grande altare.
Le figure principali sono intagliate in legno a tutto rilievo, semi-dorate, e campeggiano sopra un fondo di architettura, da' cui archi sottoposti vengono i pastori per adorare il nato Salvatore.
Vi esiste anche un bue in piedi.
A questa devota rappresentazione, modificata in prosieguo, mancano alcuni personaggi, che il de Dominici descrive nella Vita del detto Giovanni da Nola.

Il Presepe scolpito in marmo nella cappella dei Piccolomini nella Chiesa di S. Anna de' Lombardi vince per espressione e per eleganza di stile tutti gli altri.
Esso è opera di Antonio Rossellino, quantunque alcuno crede che sia del Donatello.
La Vergine Maria che genuflessa adora il Bambino Gesù, S. Giuseppe che seduto su di un sasso contempla quel divino Mistero, quei pastori che commossi non sanno spiegarsi quello che vedono, gli Angeli disposti in modo da raffigurare un diadema, sono di una perfezione insuperabile, ed ispirano una grandissima venerazione.


Il citato de Dominici nella sua Vita degli artisti Napolitani ricorda il magnifico Presepe che in ogni anno avea luogo nella Chiesa di S. Brigida, ove il popolo accorreva per ammirarvi principalmente i pastori di "Tonno Ciappa" - così soprannominato lo scultore Michele Perrone che si guadagnò tanta fama, che ognuno richiedeva i pastori da lui modellati. Egli fioriva a' tempi del Forsaga, (1591-1678).

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