Pierro Editore, Napoli
Le tradizioni di Natale e il presepe, 1996

Il Presepe
nelle descrizioni di viaggiatori stranieri

J.C. Richard abbé de Saint-Non:
Voyage pittoresque ou description des Royaumes de Naples et de Sicile


Un'eccezionale illusione

Ogni famiglia è impegnata ad allestire in onore della Madonna una specie di spettacolo e di addobbo il costo ed i preparativi dei quali superano quanto sia possibile immaginare.
È ciò che a Napoli viene detto "I Presepi", termine che corrisponde a quel che noi chiamiamo "Crêche" o "Tableau della Nascita del Signore", l'adorazione dei pastori, l'arrivo dei tre Re, ecc.
Tutto questo è rappresentato in piccolo con figure fatte ed abbigliate con perfetta verità e naturalezza.
Tale genere di spettacolo, lasciato altrove ai bambini ed al popolino, a Napoli, per la sua perfezione, diventa degno dell'attenzione dell'artista e dell'uomo di gusto.

Poiché le case sono tutte ricoperte di terrazze, spesso su questa specie di spiazzi si innalzano detti teatri per tale tipo di rappresentazione: un po' di muschio, della cartapesta, dei pezzi di sughero e dei rami d'albero sono più o meno le parti che costituiscono lo sfondo dello spettacolo. Ma le decorazioni, gli accessori vi sono distribuiti, raggruppati con un'arte, e si può dire con una magia, che supera ogni descrizione o immaginazione.
Rovine, case di contadini, fiumicelli, ponti, cascate, monti, animali, tutte queste cose sono raggruppate con arte infinita, e l'insieme provoca un'eccezionale illusione.
L'azzurro naturale del cielo si combina con le tonalità ed il colore delle lontananze che formano lo sfondo, al punto che una montagna che dista dallo spettatore venti o trenta piedi, sembra essere ad una lega di distanza e nella sua giusta proporzione.

(Saint-Non 1759)