Mitologie e Simbolismi nel Presepe Napoletano
Il presepe napoletano può essere analizzato in base a diversi approcci:
Il presepe napoletano, per la complessità e varietà delle sue forme e delle sue apparenze, in quel succedersi e intrecciarsi irrefrenabile di natura e di mito, di realtà e di fantasia, viene a configurarsi come quanto di più sregolato e innaturale si potesse produrre nella Napoli del tempo.
Soltanto recentemente il problema del presepe napoletano è stato sottoposto ad analisi e valutazioni di rigoroso impianto scientifico; non sono mancati importanti studi di carattere più complessivo, che hanno affrontato il problema del presepe napoletano nelle sue apparenze di fenomeno visivo in cui sono presenti aspetti e specializzazioni dell'arte napoletana settecentesca. Si sono affrontati anche aspetti dell'arte presepiale, collegati al mondo del teatro, della musica, alle istanze e ai riflessi della cultura dell'Arcadia, al diffondersi del gusto per l'antico, sviluppatosi dopo le scoperte di Ercolano e Pompei, fino alla valutazione di aspetti etnografici, antropologici e sociologici, di cui il presepe napoletano si sarebbe fatto documento. Il presepe si è posto all'attenzione di molte discipline: dall'arte alla letteratura, dal folklore alla psicologia. Il presepe, quello "vero", quello popolare, quello che si ritrova nelle case comuni, povero di valori economici, ma colmo di tradizione, quello che si ritrova nell'affollata San Gregorio Armeno, in prossimità delle festività natalizie, si presta a una differente lettura, non in relazione ai canoni artistici, ma alla tradizione natalizia napoletana prima, campana, e infine, in relazione alla cultura natalizia di altri posti d'Italia e di altri Paesi. Il presepe napoletano, come tutte le manifestazioni popolari, nel corso dei secoli, ha aggregato tutti i significati del Natale, creando una fitta trama simbolica. E se il presepe, dal punto di vista popolare, potrà sembrare a qualcuno anacronistico e, talvolta, irriverente, ne avrà tutta la ragione; ma non dovrà poi rammaricarsene, perché, come opera d'arte, la sua bellezza deriva appunto da quel succedersi di episodi religiosi e popolari.
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