PERSONAGGI E SCENE DEL '700
Scena del Re moro


Sk_28: Scena del Re moro, Napoli, Collezione Privata.
Foto di Luciano Romano
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Secondo la consuetudine della raffigurazione presepiale napoletana il Re Moro incede su un cavallo che improvvisamente si inalbera.
Nella scena che qui si presenta, contro un fondale dipinto di gusto orientaleggiante, il destriero, pur tenuto saldamente per le briglie, rischia di travolgere un servitore finito a terra sotto le sue zampe poderose.
Seguono un gruppo di mori portatori di alabarde e altri servitori che conducono animali esotici, tra i quali spicca un bell'esemplare di cerbiatta col suo cucciolo.
il Re incede splendidamente abbigliato, alla maniera dei Gran Visir durante il Settecento; ugualmente sontuosa è la bordatura del cavallo.
Anche per le selle e i finimenti venivano spese in antico somme favolose per ricreare l'atmosfera restata impressa nell'immaginario collettivo dello sfarzo dei doni che il sultano ottomano inviò a Carlo di Borbone, tramite il suo ambasciatore Hagi Hussein Effendi, dopo la firma del trattato di Costantinopoli nel 1740.

L'ambasciatore col suo seguito restò a Napoli per un mese; di questa visita, immortalata dal pennello di Bonito, restò una fondamentale traccia nella Relazione data alle stampe per l'occasione ed in cui è annotato che oltre alle armi, stoffe e suppellettili preziose il sovrano riceveva un "fornimento da cavallo con gioie, cioè‚ il pettorale in cui sono incastrati un grosso smeraldo, sette grandi, trecentotrentatrè‚ di mediocre grandezza e seicentosessantasette piccoli".






Questa scheda, come le altre qui pubblicate, costituirono un supplemento de "IL MATTINO" da ottobre a dicembre 1994.
In collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici di Napoli.
A cura di Angela Catello.
Foto: l'autore è indicato nella didascalia