PERSONAGGI E SCENE DEL '700
Paggio orientale con pappagallo


Sk_19: Paggio orientale con pappagallo,
Nqpoli, Museo di San Martino, collezione Perrone.
Foto di Ugo Pons Salabelle

"... Attraverso un paesaggio boscoso e roccioso, attraverso ruscelli e profonde valli, si snoda il pomposo corteo dei tre re santi, ricco di doni orientali; sono accompagnati dalla servitù su dei bei cavalli riccamente bardati e cammelli, dromedari ed asini carichi di oggetti preziosi. C'è un formicolare di schiavi mori e bianchi con mogli e bambini.
Pappagalli e scimmie mostrano le foro arti! ...
".
Il passo è tratto da una lunga descrizione di una viaggiatrice tedesca, Friederike Brun, che nel primo Ottocento aveva visitato una delle grandi rappresentazioni plastiche presepiali di quegli anni, cogliendo lo spirito che le animava; in essa oltre ai tre episodi principali articolati in altrettante stanze, c'erano "spazi intermedi ... riempiti in maniera deliziosa": spesso i gruppi di nobili georgiani, erano preceduti da paggi, valletti e servitori che tenevano a guinzaglio eleganti levrieri, o animali esotici di piccola taglia come scimmie e pappagalli.
Questo era il contesto scenico nel quale si inseriva il paggio, dal ricco costume con brache rigate all'orientale, giubba in seta con galloni e lustrini in oro, aperta su un panciotto intonato con bottoni a perline, ed un pugnale con un manico d'avorio tornito infilato nella cintura.

E' una figura che si colloca nella raffinata produzione di orientali di Giuseppe Gori, mentre il pappagallo è riferito al celebre modellatore della Real Fabbrica Francesco Gallo, al quale si attribuisce il meglio della produzione di animali in terracotta.



Questa scheda, come le altre qui pubblicate, costituirono un supplemento de "IL MATTINO" da ottobre a dicembre 1994.
In collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici di Napoli.
A cura di Angela Catello.
Foto: l'autore è indicato nella didascalia