Gli Animali  ( I parte )

Nel contesto rinnovato del presepe settecentesco anche la raffigurazione dell'animale vive una nuova stagione, che si inserisce da un lato nel filone di studi illuminista-classificatorio e scientifico, e dall'altro nella poetica dell'Arcadia che colloca gli animali del mondo pastorale in una dimensione irreale e di serenità senza tempo, la stessa dei pittori animalisti dell'epoca, da Rosa da Tivoli a Domenico Brandi, fino agli affreschi brillanti e aggiornati in senso rococò che Francesco Celebrano, autore e allestitore di presepi, dipinse in due sale di Palazzo Sangro, tra il 1766 e il 1768.


51) Fratelli Vassallo (attr.), Bufala e bufalotto, Roma, collezione privata

Un accenno all'interpretazione dell'animalismo presepiale tra naturalismo e sottigliezze arcadiche non può non tener conto della personale e fantasiosa propensione degli artefici napoletani per tutto ciò che riguardava l'Oriente, alimentata anche dall'interesse specifico del sovrano verso gli animali esotici.


52) Fratelli Vassallo (attr.), Mastino napoletano,
Napoli, collezione privata

Sul Serraglio di Carlo di Borbone che aveva trovato posto nel Bosco della Reggia di Portici si scrive " ... ch'è riuscito il più magnifico di simili cose, che siano al mondo, così per la sua grandezza, come per li belli ornati avendoci fatto trentasei camerette con cortili scoverti per le Fiere, tre cameroni grandi per l'Elefante, due altri cameroni per li Cameli, due altre stanze con giardino per li Sturzi"
(B. DE DOMINICI, Vite de'Pittori, Scultori ed Architetti Napoletani, III, Napoli 1742, p. 658)

Le suggestioni di un mondo così lontano avevano popolato l'immaginario degli scultori di presepe soprattutto nell'episodio che più di ogni altro consentiva esotiche stravaganze: il Corteo dei Magi, dove danno vita ad un repertorio animale che suscita la meraviglia di tanti colti viaggiatori ai quali nei loro fugaci contatti con l'universo presepiale resta impresso


53) AA.VV., Gruppo del Re moro. Napoli, collezione privata
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"il pomposo corteo dei tre re santi, ricco di doni orientali; sono accompagnati dalla servitù su bei cavalli riccamente bardati e cammelli, dromedari, asini carichi di oggetti preziosi Pappagalli e scimmie mostrano le loro arti!" (E BRUN, Presepio's von Neapel, 1818).



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