Edo Petrone |
Pironti Editore |
tratto da: "Forse Napoli" |
INCONTRO CON UN PERCORSO PRESEPIALE CASALINGO -3-
Il presepe è inno alla vita, e la vita è spesso segnata dal doppio, quindi sul presepe incontriamo tante coppie. Vi è Benino che dorme con vicino un pastore adulto tanto sveglio da riprendere una pecorella smarrita; vi è lo zampognaro vecchio con vicino il ciaramellaro giovane; vi sono le coppie di "sciacquanti" all'osteria seduti intorno al tavolo; vi sono il bue e l'asinello. Figura singola, ma che fonde in sé il maschile e il femminile, è invece Gesù bambino, ed io indico, in bella mostra su di una parete del corridoio, un'interessante foto di un Bambin Gesù di fattura seicentesca che dai capelli e dai lineamenti ci sembra una dolce bambina. Ma se lo sguardo si dirige verso il basso, scorgiamo il pisellino; non a caso questa statuetta alta circa trenta centimetri era esposta in una vetrina di San Biagio dei Librai in piedi e nuda.
L'aspetto più bello di questo percorso presepiale lo scopriamo, non a caso, nella camera da pranzo, aprendo la credenza, luogo nato per realizzare la fiducia di una comunità di potervi sempre rinvenire dentro ciò che le serviva per vivere bene. Allora erano pane, formaggio, marmellate oggi è la speranza nel futuro.
Aperte dunque le porticine a vetro di questa credenza, compare un coloratissimo ed affollatissimo (come vuole la migliore tradizione del barocco napoletano) mercato con venditori di meloni e di frutta di tutte le stagioni miracolosamente insieme, ciabattini, falegnami, venditori di formaggi, il vinaio, il venditore di caldarroste; vi sono le donne che parlano tra loro, quella che cala il paniere per la spesa, c'è chi suona, chi balla, vi è il famoso corteo degli orientali, ed anche mendicanti e storpi. E tanti animali compaiono un po' dappertutto. Del resto nella notte santa anche gli animali parlarono, come vuole un canto composto, forse nel convento di San Paolo Maggiore, da sant'Alfonso de' Liguori. |
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È qui, nella credenza, che i singoli elementi (il castello, il ponte, le figure maschili e femminili, le coppie) si fondono in un unicum coloratissimo.
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