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ALLA RICERCA DEI PIU' ANTICHI PRESEPI

Una ricerca che si presenta subito difficoltosa è quella della scoperta dei più antichi presepi napoletani.
Anzitutto perchè molti sono stati fatti dolcemente emigrare in altre città.
Pensate che a Roma al palazzo del Poligrafico dello Stato di Piazza Verdi, e pochi lo sanno, se ne conserva uno tra i più emozionanti.
Poi perchè i ladri hanno fatto scempio rubando molti gruppi artisitici per venderli in molti casi a speculatori d'oltreoceano.
E allora accontentiamoci di ammirare il famoso presepe sistemato al Museo di San Martino, donato e montato da Michele Cucciniello con la collaborazione di Fausto Nicolini.
O, sempre a San Martino, divertiamoci ad osservare il presepe più piccolo del mondo, contenuto addirittura dentro un uovo, o i presepini lavorati nel corallo e nel rame.

Scendendo a Spaccanapoli, c'è da fare una sosta a ciò che resta del presepe di Angelo Fiore, a Santa Maria la Nova o al presepe in marmo di Girolamo Santacroce.

Personaggi riprodotti quasi al naturale,tutti da godere a piena vista nella Chiesa del Gesù Nuovo o a San Lorenzo, mentre in San Giuseppe Maggiore v'è un presepe tutto scolpito in legno di Giovanni da Nola.

Alla cappella Piccolomini, in Sant'Angelo dei Lombardi, v'è il Presepe di Antonio Rossellino, a Santa Brigida vi sono le 'figure' del Perrone, né mancano altri presepi a Santa Chiara, alla reggia di Napoli o alla Reggia di Caserta.

Cio' senza trascurare le collezioni private del Liveri, del Perrone, del Leonetti, del Papale.

Una curiosità la si può trovare anche raggiungendo Montevergine, dove sono originalmente raccolti presepi di tutto il mondo.

Ogni presepe napoletano ha oggi un inestimabile valore artistico oltre che venale, rappresenta di per se stesso un prezioso patrimonio, legato alla storia ed alle tradizioni della regione campana.

da TORNA NATALE    
di Renato Ribaud    
Ed.Nicola Volante-1995