PERSONAGGI E SCENE DEL '700
Pescatore


Sk_57: Pescatore, Napoli, Museo di San Martino,
collezione Cuciniello.
Foto di Luciano Romano
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Il Pescatore è un personaggio che appare più di frequente negli allestimenti presepiali a partire dall'inizio del secolo XIX, quando le scene consuete si frammentano in una miriade di episodi minori, in quell'affresco di vita popolare, con annotazioni minute relative agli svaghi e ai mestieri della plebe partenopea e dei villici del contado.
In questo senso anche il presepe offre il suo contributo alla generale tendenza all'illustrazione di costume che caratterizza tutta la produzione di stampe, tempere, acquarelli e gouaches e che arriva all'Ottocento inoltrato, dando vita ad un genere a sé stante, diventato via via più fortunato perché richiestissimo dai tanti visitatori stranieri alla ricerca di un souvenir di viaggio non particolarmente costoso, ma godibile e ben fatto.
In quest'ottica la figura del Pescatore dal colorito bruciato dal sole, ha una fisionomia già più tipizzata. Reca in mano una bilancia sulla quale pesare le triglie, le seppie, gli scorfani, i mitili egli altri pesci posati nelle "spaselle" ai suoi piedi.

Tante volte l'attenzione specifica alle minuterie ritorna in quest'epoca: illuminante a questo proposito l'inventario di Francesco I (1824-1830) che in una 'sporta' di pesci menziona "due scorfani, dieci luveri, un marmoro, 10 aurate, 5 sarpe, 12 sparaglioni, 5 saracoi, 6 ajate, 15 lacerti, 1 marvizzo, 3 seppie, 2 ragosti e vari scuncigli".


Questa scheda, come le altre qui pubblicate, costituirono un supplemento de "IL MATTINO" da ottobre a dicembre 1994.
In collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici di Napoli.
A cura di Angela Catello.
Foto: l'autore è indicato nella didascalia