PERSONAGGI E SCENE DEL '700
Samaritana


Sk_50: Samaritana, Napoli, collezione privata.
Foto di Luciano Romano

«Non mancano mai le belle schiave, greche o persiane, dei magi... sono modellate meravigliosamente in costume turco-persiano, riccamente ornate di gioielli (sempre veri). Sostano con i loro signori sotto un'alta tenda mentre un'altra moltitudine di schiavi li serve su vassoi d'oro e d'argento!». (F. Brun, Presepíos von Neapel, Leipziq 1818).
Tali erano le caratteristiche delle scene orientali nei grandi presepi settecenteschi, che richiamarono a vario titolo l'interesse dei viaggiatori stranieri presenti in città.
Anche le fonti magnificano il Corteo dei Magi come la scena più sontuosa, nella quale non era raro che il prestigio della casata venisse misurato in base ai gioielli e al vasellame di pregio degli orientali.
La Samaritana qui presentata è un esemplare di finissima qualità, esponente di quel ceto di orientali privilegiato per nobiltà e ricchezza.
E' abbigliata in una serica veste che copre le ampie brache, percorsa da un fitto ricamo a rameggi vegetali in filo d'oro e d'argento e coperta da una lunga palandrana con simili applicazioni; indossa i gioielli di gusto semplice e raffinato in voga alla fine del secolo: pendeloques in corallo rosa e diadema in argento con perline e paste vitree.
Viene assegnata alla vasta produzione di Giuseppe Sanmartino, molto interessato ai soggetti di razza orientale, come testimonia un inventario di Casa Reale che menziona gli acquisti di pastori di Francesco I fatti in vari momenti in cui sono citati diversi pastori di seguito di magi ed orientali non meglio specificati, come opera del maestro.
Tra l'altro la figlia dello stesso sovrano, Maria Cristina, quando andò in sposa a Ferdinando VII re di Spagna, portò con sé il famoso Corteo dei Magi del Presepe Cinque, che le fonti riportano come opera del Sanmartino.


Questa scheda, come le altre qui pubblicate, costituirono un supplemento de "IL MATTINO" da ottobre a dicembre 1994.
In collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici di Napoli.
A cura di Angela Catello.
Foto: l'autore è indicato nella didascalia