PERSONAGGI E SCENE DEL '700
Rustico


Sk_36: Rustico, Napoli, Collezione Privata.
Foto di Luciano Romano

Il rustico qui presentato è un soggetto che come tipologia si affianca ai pastori e ai villici del contado sul presepe collocati ai margini degli affollati episodi di vita quotidiana, a celebrare una realtà umana, quella dei miseri, dei diseredati, degli umili contro i quali si è accanita la sorte, in cui si ravvisa -tranne che per gli esemplari di tale essenzialità scuftorea da poter vivere anche al di fuori del contesto originario- una sorta di compiacimento per un verismo spinto all'eccesso, alla brutalità, pur nell'assenza di ogni impegno di documentazione o di condanna di carattere sociale.
Dello spirito presepiale che si andò definendo lungo l'arco del Settecento, come svago d'elite per un'aristocrazia oziosa, emulata dal ceto borghese che ne imitava i passatempi, l'intezione scoperta di sottolineare una malformazione fisica o un disagio psicologico, faceva parte del desiderio di evasione in cui trovava spazio anche la caricatura che rasenta il grottesco.

Il pastore che viene illustrato dall'espressione estatica e sognante, del quale viene sottolineata ironicamente la rozzezza e l'ingenuità, è inserito nella produzione di Angelo Viva, scultore sanmartiniano.
Gli studi recenti hanno ricostruito una sua notevole produzione "in grande", anche se, come gli artisti del folto seguito di Sanmartino di cultura dichiariatamente neoclassica, si mostrò incline alla scultura in terracotta policromata di piccolo formato, in cui raggiunse risultati di immediatezza piacevole e vivace che ben si adattavano alla resa di soggetti popolareschi e che incontrarono grande favore presso i contemporanei.
Il Perrone lo inserisce fra i discepoli del grande caposcuola, sottolineando che si distinse nel fare, tra l'altro, "molti pastori tutto un pezzo in terracotta, che in arte si dicono modellati" (A. PERRONE, Cenni storici sul presepe, Napoli 1896).


Questa scheda, come le altre qui pubblicate, costituirono un supplemento de "IL MATTINO" da ottobre a dicembre 1994.
In collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici di Napoli.
A cura di Angela Catello.
Foto: l'autore è indicato nella didascalia