PERSONAGGI E SCENE DEL '700
Pezzente in adorazione


Sk_7: Pezzente in adorazione, Napoli, Collezione Privata.
Foto di ugo Pons Salabelle

Si tratta di un esemplare di prepotente incisività nel campo della plastica presepiale, notoriamente assegnato a Salvatore Franco, uno dei grandi seguaci del Sanmartino, colui che forse meglio di altri comprese la profonda partecipazione sentimentale con la quale il maestro si accostò al mondo dei diseredati, dei miseri, in genere di coloro che sul presepe si definiscono pezzenti.
L'espressione patetica e commossa e tutto l'atteggiamento proteso della figura mostrano che il Pezzente era stato originariamente concepito per la contemplazione adorante del Bambino, genuflesso, appena coperto di pochi stracci, forse con un ginocchio appoggiato ad un masso roccioso per rendere la posizione più verosimile.
Al giorno, d'oggi la scultura di piccole dimensioni è perfettamente godibile anche avulsa dal contesto presepiale; è una esercitazione di anatomia plastica di alto livello che conferma il rigoroso controllo formale del linguaggio del Franco.

Per moltiplicare le possibilità espressive del personaggío - la teatralità è infatti la vera innovazione del presepe settecentesco -, non paga di poter articolare il manichino di ferro ricoperto di stoppa in modo da farli assumere un certo numero di atteggiamenti, la committenza più esigente richiedeva degli arti di ricambio per mutar completamente la posizione. Ed il fatto che siano giunti fino ai nostri giorni due avambracci con i palmi atti a raccogliere un'offerta e una poderosa gamba, per la positura eretta del Pezzente, aumenta il fascino e la rarità dell'oggetto.



Questa scheda, come le altre qui pubblicate, costituirono un supplemento de "IL MATTINO" da ottobre a dicembre 1994.
In collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici di Napoli.
A cura di Angela Catello.
Foto: l'autore è indicato nella didascalia