PERSONAGGI E SCENE DEL '700
Mandriano


Sk_5: Mandriano, Napoli, Collezione Privata.
Foto di Luciano Romano

Secondo il Perrone (Cenni storici sul Presepe, Napoli 1896) i pastori del Sanmartino si "distinguono nel verismo che si scorge dallo insieme; pei capelli massosi e lunghi (talvolta modellati con le dita senza usare la stecca), per la forma degli orecchi acuminati nella parte superiore; non che per le tinte del colorito che rasentano lo smalto. Esso ha superato tutti gli artisti di figurine del Presepe".
Oltre alla voce unitaria delle fonti che lo ritenevano il caposcuola del genere, il maestro è citato tra gli autori di pastori negli inventari borbonici degli inizi dell'ottocento.
Daltronde esiste un gruppo eccezionale di pezzi di scultura presepiale che costituiscono il corpus della produzione sanmartiniana in piccolo, in cui ritornano le peculiarità del suo linguaggio figurativo che inaugurò una scuola ed ebbe un lunghissimo seguito di allievi, continuatori, imitatori, oltre ai precisi riscontri che sono stati effettuati nella sua vasta produzione scultorea recentemenrte indagata a fondo.
In questo senso l'esemplare qui presentato si colloca come uno dei più alti raggiungimenti della sua plastica presepiale, per il tipo di realtà da lui socialmente e fisicamente indagata, oltre che per la forza vitale di grande respiro che accomuna il mandriano agli esemplari della Raccolta Perrone del Museo di San Martino.




Questa scheda, come le altre qui pubblicate, costituirono un supplemento de "IL MATTINO" da ottobre a dicembre 1994.
In collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici di Napoli.
A cura di Angela Catello.
Foto: l'autore è indicato nella didascalia