PERSONAGGI E SCENE DEL '700
Oste


Sk_4: Oste, Napoli, Collezione Privata.
Foto di Luciano Romano

"Ora la taverna č allogata in una grotta, altra volta occupa il pian terreno di qualche rustico ma largamente ospitale casolare campestre, e lā convengono contadini e pastori in allegro conversare tutti disposti a far onore alle laute imbandigioni che senza parsimonia ha preparato il rubicondo taverniere... nella taverna al frastuono del tricca ballacca s'intonano le gaie canzoni accompagnate dalla chitarra e dal violino..."
(G. Morazzoni, Il Presepe Napoletano, in Dedalo, II, 1921-22).

In quella festa per gli occhi che č la Taverna con la sua rutilante esibizione di cibarie l'Oste non puō che avere le caratteristiche espressive del personaggio qui rappresentato, vestito di seta, con giacca in velluto e bottoni d'argento.
Se non fosse per gli immancabili dettagli che definiscono il suo ruolo (il panno bianco alla vita) avrebbe, nell'espressione sazia e bonaria di chi č soddisfatto del benessere materiale raggiunto, le stesse caratteristiche dei ricchi avventori delle taverne; sono questi, infatti, tra i personaggi tipici di un modellatore quale Nicola Somma, al quale č ascritta la sculturina.
E' uno degli autori sui quali gli studi recenti hanno apportato nuovi elementi di conoscenza: rispetto alle notizie delle fonti č stata spostata in avanti la sua attivitā grazie al rinvenimento di una figurina interamente modellata datata 1806 e ad una terracotta datata 1817.
Nei pastori a lui attribuiti si distingue quella prepotente indagine caratteriale, ai limiti della brutalitā, diventata poi generica tipizzazione nelle repliche e imitazioni ottocentesche.
L'Oste qui presentato proviene dalla raccolta del tenore Caruso.




Questa scheda, come le altre qui pubblicate, costituirono un supplemento de "IL MATTINO" da ottobre a dicembre 1994.
In collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici di Napoli.
A cura di Angela Catello.
Foto: l'autore č indicato nella didascalia