Il Mistero della Natività  ( IV parte )



98) Giacinto Gigante, Natività, 1856, Napoli, collezione privata

Nei Misteri chiusi in "scarabattole", non esibiti nelle stanze di rappresentanza ma dislocati in luoghi più consoni all'intimità familiare perché oggetto di preghiera e di contemplazione, la scenografia del rudere è ancora più semplificata, a volte c'è solo un pilastro squadrato in mattoni o in tufo alternato a mattoni, a sostenere i pochi rami e le assicelle spioventi, unico ricordo sopravvissuto della mistica capanna.


99) Sacra famiglia (S. Giuseppe attr. a Giuseppe De Luca), Napoli, collezione privata

L'iconografia dei personaggi invece non subisce mutamenti e resta quella introdotta dalla Controriforma, fino alla stagione più tarda del presepe.
Così "la Vergine e San Giuseppe vestono nella foggia ormai consacrata dalla secolare tradizione pittorica e scultoria; la Vergine porta una veste rosa trattenuta da una semplice fascia ed è avvolta in un ampio manto celeste; per San Giuseppe si è adottata la tunica viola cangiante in verde e il manto giallo". (G MORAZZONI, Il Presepe napoletano in Dedalo, 11,1321-22).


100) Paolo De Matteis, Natività, già Sotheby's New York
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