Edo Petrone TaSa
Percorsi Presepiali a Napoli

Invito al mondo dei presepi napoletani
Tra sacro e profano -III-


Un po' di storia… dal Gesù Nuovo a Piazza S. Gaetano via Toledo e dintorni


Percorsi Presepiali… (via Toledo e dintorni)

Cominciamo col visitare la Chiesa dello Spirito Santo (1), in Via Toledo, ove esiste "'o presebbio che se fricceca" (cioè con figure mobili) più famoso della città.

Proseguiamo in via Toledo fino al monumento a Salvo D'Acquisto (2) (Piazza Carità), qui si prende a sinistra (via C. Battisti) dirigendosi verso il palazzo ove ha sede la "Posta Centrale", si scendano le scale. Proprio di fronte, attraversata la via Monteoliveto e fatti ancora pochi passi in via S. Maria la Nova, c'è il chiostro omonimo (3), dove da anni, a cura della "Associazione Amici del presepe", si svolge una interessante mostra dei maggiori artigiani contemporanei (dall'8/12 al 6/1).
Non la si può perdere.

Prossima tappa, dopo aver fatto a ritroso il precedente percorso per ritornare in via Toledo, è una 'mostra individuale': nella galleria Umberto (4) un artigiano costruisce un presepe in stile settecentesco, interessante -tra l'altro- perché a struttura circolare e leggermente ma simbolicamente a spirale verso l'alto.
Ricordate quanto detto del presepe, rappresentazione simbolica di un viaggio? Qui il viaggio si fa ascesa…

Da non perdere il Presepe del Banco di Napoli, tutti pezzi originali del '700, che da qualche tempo viene esposto al pubblico: ora è a Palazzo Reale (5).

A destra:
Particolare del "Presepe Cuciniello"
custodito al Museo di S. Martino.


Una bella passeggiata sul lungomare e siamo a S. Maria del Parto, a Mergellina, dove -come si diceva- sono malamente custodite, in un angusto spazio, cinque statue appartenenti ad uno dei presepi realizzato da Giovanni da Nola nel '500. "Sono sfregiate dal tempo, l'oro delle vesti è scrostato, eppure restano incantevoli…" (Pietro Gargano)

Ultima tappa, ma non per importanza giacché da sola vale una puntatine a Napoli, è il Museo di S. Martino sulla collina di S. Elmo raggiungibile con la funicolare da Piazzetta Augusteo (uno slargo su via Toledo) (6).
Nel Museo il nucleo presepiale ha superato di gran lunga la stessa collezione del Museo di Monaco.
Vi è una ricchissima collezione di singole figure di personaggi, spesso volta al caricaturale come nei 40 pastori deformi del legato Carrara, poi ancora animali, elementi vegetali ed accessori; le numerose e raffinate scene di gruppi.
A San Martino ce n'è per tutti i gusti: il Presepe nascosto entro un mastodonte di sughero raffigurante il Tempio di Nettuno a Paestum, lavoro ottocentesco di Lorenzo Taglioni; il Presepe dei Certosini, quello di maiolica Giustiniani, il ricco Presepe Ricciardi legato allo Stato nel 1917 e, con il suo scenario a tre bocche, il famosissimo, immenso teatro di Cuciniello, la cui donazione risale al 1877, con la vastità del cielo e tutto il popolo in basso… poi ancora, buona ultima la donazione Perrone, pervenuta nel 1971 a cui fanno da corona acquisti, legati e donazioni di minore entità e il prezioso presepino di argento e corallo, in "sotto consegna" dal Palazzo Reale di Caserta fin dal 1948.
Da non dimenticare la Madonna giacente del più antico presepe napoletano del 1340, le statue restanti del presepe del 1478 dei due Alemanni per la Chiesa di S. Giovanni a Carbonara e quelle cinquecentesche che Giovanni da Nola fece per la chiesa di San Giuseppe Maggiore o dei Falegnami.

Per concludere questo viaggio alla scoperta del Presepe Napoletano citiamo gli altri due "punti vendita" preannunciati parlando di Via S. Gregorio Armeno.
Il primo in Via Foria nei pressi di Piazza Cavour piccolo ma significativo mercatino, cosi come quello del Vomero ad Antignano visitabile lasciando S. Martino.
In questi mercatini sono da osservare le strutture del presepe popolare caratterizzato nel piano più basso da tre grotte (macelleria, natività ed osteria), da un piano intermedio con case vissute, artigiani e contadini con pecore, ed il livello superiore oltre un ponte, dominato dal castello.


Riconoscimenti:
Le foto di S. Giuseppe, della Madonna, del bassorilievo del Rossellino e del Presepe Cuciniello sono state tratte da "Il Presepe Napoletano" inserti de "il Mattino", pubblicati da ottobre a dicembre 1994 a cura di Angela Catello. Fotografo non citato.
Le foto dell'artigiano e dei due "scogli" sono state tratte da "Pastori e Presepi a S. Gregorio Armeno" di Angela Catello per la serie "Le Bussole" - dicembre 1992 - Elio De Rosa Editore con immagini di Aldo Settembre e Mariano Greco.
Le piantine, opportunamente modificate per la bisogna, sono state tratte da "le guide di 'VIAGGIARE' n° 56R - Napoli". Guida + Pianta Stradale - Portoria Editrice